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Chi Sono Io?
Advaita Vedanta
Questi maestri dell'Advaita Vedanta ci guideranno attraverso le pagine del sito.
In questa pagina introduttiva troveremo alcuni spunti di riflessione tratti dai loro preziosissimi Insegnamenti.

Ramana Maharshi
(1879-1950)
Come può divenire calma la mente?
Con l’investigazione “Chi sono Io?”.
Il pensiero “Chi sono Io?” distruggerà tutti gli altri pensieri e, come il bastoncino usato per accendere la pira, sarà anch’esso distrutto alla fine. Allora, emergerà la realizzazione del Sé.

Nisargadatta Maharaj
(1897-1981)
"La mente deve imparare che oltre il suo movimento c'è uno sfondo di consapevolezza che non cambia. Deve arrivare a conoscere il suo vero Sè, a rispettarlo e a non nasconderlo come la luna che oscura il sole durante un'eclisse.
Renditi conto che niente di osservabile e sperimentabile è te stesso e non può vincolarti. Non prendere in considerazione ciò che non è te stesso".

Annamalai Swami
(1906-1995)
"Il miglior mantra è "io sono il Sè; ogni cosa è il mio Sè; tutto è uno". Se mantieni questo nella mente tutto il tempo, il Sè alla fine ti si rivelerà.
Non accontentarti di rituali e altre tecniche d'asilo. Se sei serio, vai direttamente al Sè. Aggrappati a esso quanto più tenacemente puoi e non lasciare che nulla o nessuno allenti la tua presa".

Ramesh Balsekar
(1917-2009)
E' essenziale capire che la domanda "Chi sono Io?" posta da Ramana Maharshi non viene fatta dall'intelletto. Se fosse una domanda intellettuale, l'intelletto darebbe la risposta e troverebbe subito altre domande da fare.
(tratto dal libro "LIBERO ARBITRIO O DESTINO? A "CHI" IMPORTA?"